"Mah ... se l'è voluto! Se suo figlio è quel che è e fa ciò che fa un po' di colpa ce l'ha pure lei, no?"
"Ma dai ... sai bene che è vedova da tempo ... e poi le brutte compagnie ... Riccardo non è cattivo ..."
"A me fanno solo pena ... non so cosa aspetti a denunciare il figlio, dopo tutto quello che le ha fatto!"
Parlano di Maria, una donna poco sopra i cinquant'anni, romana da generazioni, trasferita nella zona dei castelli romani dopo la morte del marito per un incidente sul lavoro. Due figli, Susanna, all'estero per studio e lavoro (figlia obbediente, gran lavoratrice, si mantiene da sola!) e Riccardo, ha lasciato la scuola da poco, dopo aver ripetuto per tre volte il quarto anno delle superiori; ora, più che ventenne, è la pecora nera, il delinquentello di quartiere.
Tutti sanno che Riccardo fa uso di quella roba, di roba diversa e forte, anche la madre lo sa. Così come è noto a tutti che ha una vita di relazione molto strana, non solo perchè frequenta gente tutt'altro che a modo, ma anche perchè lo vedono con una ragazza diversa ogni due per tre. E poi spaccia. Lo sa tutto il paese che è il crocevia di ogni stupefacente che viene venduto nelle sue zone. Non solo: rapine, furti, violenze, atti intimidatori verso i più piccoli ... insomma un boss in erba.
Lo sanno tutti ... soprattutto lo sa il cuore di Maria, sua madre, totalmente stracciato dal figlio che non riesce a smettere di amare. Ne è consapevole, sa cosa fa il figlio, sa bene come si comporta, come si muove, come tratta donne e persone, sa bene che "si fa"; ma sa anche che suo figlio non è così, suo figlio ha il cuore buono ...
Maria sa tutto, Maria sa anche di più, perchè lei è la prima vittima del figlio, dei suoi furti e delle sue violenze, dei suoi assordanti silenzi e delle sue mani pesanti, del suo sguardo assente, della sua mente altrove.
Maria sa e soffre in silenzio e sale le scale del palazzo a testa bassa, con le buste della spesa in mano.
Maria ascolta le chiacchiere delle "verzoche" (pettegole, ndr) di paese e tace, tiene tutto dentro il suo spazioso cuore.
Un giorno il Maresciallo Gerardo Giudici, comandante della stazione dei carabinieri del suo paese, va informalmente a trovarla a casa. Gerardo era amico d'infanzia e collega di Maurizio, suo defunto marito, ucciso da un proiettile durante una sparatoria. Aveva a cuore Maria e la sua famiglia, spesso durante la settimana era usuale un caffè a casa loro, anche solo per una chiacchiera.
Quel giorno, però, Gerardo non andò per il sottile e disse a Maria che da tempo Riccardo era seguito e che aspettavano solo un piccolo pretesto per arrestarlo: "Aspettiamo solo che qualcuno lo denunci ... Maria, perchè non vieni in caserma da me e mi dici tutto? E' per il suo bene ... e per il tuo!"
"No, Gerardo, non puoi chiedermi questo!"
Maria sapeva, ma non denunciava, non ancora, quanto meno ... l'amore di una madre non conosce misura, si ripeteva in lacrime prima di addormentarsi (quando le riusciva) ... Non che non ce la facesse, ma proprio non voleva denunciarlo, quanto meno non ancora. Aveva dentro di sè ancora quel lume acceso, la speranza che il vero desiderio del figlio, che il suo cuore esplodesse di nuovo ... era prontissima a perdonargli tutto, tutti i furti, le fughe, i pugni e i calci presi, tutto ...
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Tutto era pronto, Riccardo aveva studiato la faccenda nei minimi particolari. Aspettava solo che Maria uscisse di casa, come ogni mattina, e che lo lasciasse dormire sul suo letto. Ma quel giorno non dormiva. I giorni precedenti aveva sentito Maria parlare con Susanna di una pistola, ancora presente nella cassaforte di casa, quella che il padre teneva; ancora non se n'era disfatta.
Maria uscì.
Riccardo attese qualche minuto.
Si alzò, frugò nel cassetto del comò della mamma, prese le chiavi della cassaforte, l'aprì, cercò un po' e poi ... eccola ... ecco la pistola, caricatore pieno .... Serviva per il colpo grosso, quello della svolta, così poteva scappare e rifarsi una vita altrove, lontano da tutti e da tutto.
Mentre la accarezzava, Maria rientrò silenziosamente in casa (il figlio non si accorse di niente), aveva dimenticato il portafogli e ... vide Riccardo con la pistola del marito ... Il cuore scese sotto i talloni non trattenne un urlo, urlò il suo nome: "RICCARDOOOOO!!!! NOOOOO!!!!". Lui si girò, spaventato e senza accorgersene .... PUM ... un colpo partì ...
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Riccardo è in carcere.
Maria, dopo un'operzione, ora è fuori pericolo. Ha perdonato il figlio, che non aveva mai condannato.
Riccardo è pronto a ricominciare, a partire da lì, da dietro le sbarre.
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Una Madre è Madre sempre. Anche se non denuncia il figlio, pur essendo consapevole del male che fa. Una Madre non condanna.
Per i cristiani la Chiesa è Madre. E si comporta esattamente come Maria si è comportata con il figlio Riccardo.
Perchè vi scandalizzate?